Serina, cuore pulsante delle Prealpi Orobie, dalla storia assai affascinante e di notevole importanza, nasconde dentro sé un’anima altrettanto artistica ed architettonica degna d’esser conosciuta a fondo. Accanto a un patrimonio artiscito invidiabile Serina possiede un patrimonio architettonico molto importante, non solo per quanto riguarda i palazzi e le abitazioni "signorili", ma anche per quanto riguarda gli edifici "popolari", come i mulini o le cascine sparse lungo il territorio e che hanno rappresentato nei milleni le fonti principali di reddito della comunità. Per quanto riguarda, invece, i patrimonio artistico, Serina ha avuto, grazie alla dominazione veneta (XV-XVIII secolo), un'importante crescita economica e demografica. In questo periodo un grande flusso di commerci da e verso Venezia rese la nostra valle un crocevia commerciale. É proprio in questo periodo di splendore che nacquero chiese, palazzi e fontane che ancor’oggi arricchiscono di fascino il paese. Prima di tutto, è opportuno dedicare qualche minuto alle più grandi figure storico-artistiche che, grazie alle loro opere, hanno onorato e tutt’oggi elogiano l’animo del loro paese natio; stiamo parlando del famoso Jacopo Valle Nigretti, meglio conosciuto come “Palma il Vecchio”, (seguito dal pronipote “Palma il Giovane”, il quale contribuì ad accrescere la fama dei “Palma”), il facoltoso conte Giacomo Carrara ed infine “il Bombello”, Giovan Pietro Tiraboschi.