Il 25 novembre 1945, a Cornalba, a 4 Km da Serina, si consumò una delle pagine più drammatiche nella storia della Resistenza bergamasca. Nel corso di due rastrellamenti, i reparti fascisti guidati dal capitano Aldo Resmini uccisero 15 partigiani della brigata 24 Maggio di Giustizia e Libertà: la brigata aveva costituito proprio a Cornalba la sua sede clandestina, nell’abitazione di una famiglia del paese, la Cà Bianca. Sette partigiani vennero colpiti fra le strade e i sentieri sopra il paese, altri tre scoperti
sulla corriera per Bergamo, fermata dalle camionette a Rosolo, appena fuori Serina.
La settimana successiva altri cinque vennero sorpresi fra la baita del Cascinetto, che era la base sul Monte Alben, e la mulattiera tra Serina e Dossena. Un’accurata ricostruzione dell’eccidio, realizzata anche attraverso le voci di molti testimoni, si
trova nell’opera La mitraglia sul campanile, il libro scritto da Bruno Bianchi e dalla moglie Nicoletta Tiraboschi con la collaborazione di Marco Sorelli. La pubblicazione è diventata anche un docufilm, a disposizione delle scuole per tenere viva la
memoria dell’evento. Nel paese di Cornalba, un monumento realizzato nei pressi del cimitero ricorda il sacrificio e i nomi di quei giovani partigiani.